Internet by Night

Quando le interurbane costano meno

Tropici, ovvero Azul, ovvero Sailing on the Blue Sea

Primi anni 2000: Windows XP era ovunque ed aveva puntualmente impostato come sfondo “Colline” (Bliss), come se Windows non fosse più Windows senza Colline. Ora che ci penso potrebbe essere anche vero in effetti.

Io ero ancora ferma a Windows 98 SE ma nel 2003 (mi pare) finalmente sono riuscita ad avere una copia *coff coff* di Windows XP Home Edition. Dopo averlo installato senza capire assolutamente niente di cosa stavo facendo — ad esempio formattare tutto il disco, ciao ciao, speriamo funzioni tutto dopo perché io il CD di Windows 98 mica ce l’ho, ah ma mi servono i driver?, ops, magari quelli di Windows 98 funzionano, grazie al cielo sì — sono andata a frugare nelle personalizzazioni dell’OS perché I can’t use a computer if it ain’t cute.

Pura innovazione rispetto a Windows 98 dove c’erano sfondi discutibili, di risoluzione discutibile, che potevi mettere in disposizioni discutibili.

E qui ho trovato lo sfondo che ormai mi porto dietro da oltre 20 anni: Tropici.

Tropici, ovvero Azul, ovvero Sailing on the Blue Sea
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TIMTribù

Dopo una proficua visita al mercatino dell’usato di fiducia ed dopo aver recuperato qualche vecchio telefonino Nokia di tardi anni 2000 (dunque quelli con S40), è partito un interessante salottino sull’offerta telefonica dell’epoca, del WAP, degli MMS – che abbiamo provato diverse volte ad inviare con risultati altalentanti – durante il quale sono stata colta ovviamente dalla nostalgia, ma anche da un ricordo improvviso: la TIMTribù.

Erano i primi anni 2000, ero alle superiori ed ero praticamente l’unica senza un telefonino. Potevo averlo solo durante le gite (dunque 1 volta l’anno per 3 giorni, wow). Non ricordo il come o altro ma alla fine ero riuscita ad avere un flip phone della Samsung, in bianco e nero (risoluzione 128×64 pixel!), piccolissimo, e con un led colorato sulla parte esterna della scocca che cambiava colore in base al tipo di notifica. Era uno dei primi cellulari Samsung polifonici, ed uno degli ultimi con lo schermo monocromatico.

Samsung SGH-A800 (2002)

Superato lo scoglio dell’avere finalmente un dispositivo telefonante (ma chi le faceva le telefonate, dai) restava la questione costi. Certo perché avere un cellulare che poi non ti ricaricano perché “è solo per le emergenze” è pressoché inutile, praticamente comunicavo a squilli. Cosa si potesse comunicare all’epoca con “gli squilli” è ancora materia di studio.

Tutto molto triste e poco comunicativo fino ad ottobre 2005 quando la TIM se ne esce con un nuovo, rivoluzionario piano tariffario: TIMTribù.

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Disney Dream Desk PC

Ultimamente sono abbastanza in fissa con i design dell’elettronica di consumo dei primi anni 2000: plastiche colorate spesso trasparenti, blob objects, oggetti visibilmente anti-ergonomici, oggetti che stonavano in ogni contesto al di fuori del negozio dove venivano venduti.

Di questi centinaia di oggetti dubbi, un computer ha attirato la mia attenzione: il Disney Dream Desk PC.

Fu lanciato nell’agosto del 2004, dopo due anni di lavoro. Progettato da Disney e Frog Design e costruito da Medion, azienda tedesca che ha prodotto molti computer private label, il computer era rivolto ai bambini dai 4 ai 12 anni, per “stimolare l’immaginazione e liberare la creatività”.

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Un UNIVAC sul palco del Festival

Ho visto questa su eBay mentre stavo frugando cose vintage, mainframe, computer…

Momento momento momento. Qui abbiamo un UNIVAC in posa con Mike Bongiorno, Paolo Villaggio, il tutto a Sanremo. Urge indagine.

L’UNIVAC fu una novità dell’edizione 1972, per la precisione un UNIVAC 9400, che avrebbe aiutato con l’elaborazione del conteggio dei voti.

I collegamenti tra il calcolatore elettronico UNIVAC 9400 di Milano ed i terminali UNIVAC installati presso i centri di raccolta voti e a Sanremo sono stati realizzati mediante la rete di trasmissione dati della SIP e dell’Azienda di Stato per i Servizi Telefonici.

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Hackerino 1991

Milano, 1991. Alla redazione di Decoder, rivista italiana underground pubblicata dalla Shake Edizioni dal 1987 al 1998, viene recapitata in forma anonima una VHS contentente un filmato di circa 5 minuti.

Due hacker (o presunti tali), uno con la maschera di Topolino e l’altro come Uomo d’Acciaio (dovrebbe essere la traduzione di Iron Man, credo…), dicono di volersi introdurre in una banca dati militare condivisa tra USA e Unione Sovietica per poi diffonderne i contenuti sui canali underground.

Secondo quanto dice Mickey, ci sono voluti 3 giorni (ed un’Amiga 500 vedo) per riuscire ad entrare in questo database e loro sono lì, in video, per dimostrarci che è tutto vero.

Dopo essersi collegati alla BIX (Byte Information Exchange, un servizio simil-BBS molto popolare all’epoca) ed aver fornito delle credenziali in stile Bug-Me-Not, i due accedono alla banca dati chiedendo al sistema di cercare armi.

Stando ad alcune schermate che si vedono nel video — e che qualcuno è riuscito a leggere meglio di quanto sia riuscita a fare io — ci sarebbero una lista di aggeggi bellici abbastanza pesanti quali missili, armi anti-carro, un A-12 Avenger II (un bombardiere stealth che qualcuno ha chiamato anche Flying Dorito, e la cosa mi ha fatto ridere più del dovuto) ed altre cose volanti per esportare la democrazia.

Ma ecco il colpo di scena:

Attenzione ho trovato un disturbo, l’output è sospeso, attento. Forse ci stanno tracciando… Ci stanno tracciando, stacca stacca!

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